Come pubblichiamo? Open access e print on demand
Il primo obiettivo di una pubblicazione scientifica è la condivisione dei risultati della ricerca con la comunità degli studiosi e, eventualmente, con il pubblico. Per questo, più efficace (in termini di velocità e di ampiezza) è tale condivisione, meglio quella pubblicazione avrà svolto il suo compito.
Il modello di distribuzione delle pubblicazioni su carta permette una condivisione dei prodotti della ricerca che è però lenta e costosa a differenza della distribuzione online che, esattamente all’opposto, è rapida e capillare.
Dispositivi filosofici adotta quindi una modalità di distribuzione ad accesso aperto (open access) per permettere a tutti i suoi lettori di accedere in tempo reale e in ogni momento ai vari volumi. Al contempo, garantisce la possibilità di stampare una copia – al solo prezzo di costo della stampa e senza alcun introito per la collana – per chi preferisse leggere i testi in formato cartaceo.
Public review
Nel mondo della ricerca scientifica si è da tempo affermata l’idea che i prodotti vadano sottoposti a valutazione; che cioè i risultati di una indagine, prima di essere pubblicati, debbano essere revisionati da ricercatori di pari livello la cui identità deve restare anonima per garantirne la libertà di giudizio (blind peer review).
Dispositivi filosofici adotta una diversa modalità di valutazione, suddivisa in due fasi.
- La prima fase è una peer review con tempi definiti e che si svolge all’interno del Comitato scientifico. Il volume viene sottoposto in forma anonima alla valutazione del Comitato scientifico per 90 giorni. I membri del Comitato possono 1. accogliere la pubblicazione, 2. segnalare modifiche necessarie o 3. dichiarare il volume non pubblicabile. Nel caso di modifiche richieste, il volume viene rimandato all’autore e poi, a modifiche effettuate, nuovamente ai membri del Comitato che hanno formulato le osservazioni, per una eventuale conferma di pubblicazione. Il volume viene respinto nel caso in cui almeno l’80% del Comitato lo ritenga non pubblicabile. Questa modalità di valutazione punta a superare la pratica della blind review per riaffermare un principio di responsabilità scientifica, l’idea cioè che un Comitato è tale proprio perché si assume la responsabilità appunto scientifica (del suo esser cioè costituito da studiosi peer rispetto all’autore che si candida per una pubblicazione) di valutare un testo e di prendere collegialmente la decisione in merito alla sua pubblicabilità.
- La seconda fase è una public review. Dopo la pubblicazione, il PDF del volume, oltre a essere disponibile per il download, sarà commentabile online dalla comunità il plugin di Hypothes.is. Sarà così possibile verificare il progredire delle interazioni della comunità scientifica e dei lettori con il testo. I Responsabili scientifici e la Direzione si riservano il diritto di cancellare, senza preavviso né fornendone motivazioni, commenti che vengano ritenuti offensivi, lesivi della dignità della piattaforma e del volume o in generale non in linea con lo spirito di condivisione delle opinioni al quale è improntato il modello della public review. Tramite questa modalità, la collana vuole ribadire il ruolo centrale della comunità scientifica nella valutazione reale e operativa delle pubblicazioni, la cui affidabilità non va misurata solo ex ante in fase di refereeing ma anche in itinere, nel suo ciclo vitale, nella quantità e qualità cioè delle relazioni che ha con il mondo della ricerca.
Due referee esterni verranno individuati, da uno dei due responsabili scientifici se:
- la proposta non rientrasse nel perimetro di interessi della collana ma i Responsabili scientifici la ritenessero conforme al progetto scientifico complessibo;
- gli autori o i curatori del volume fossero membri del Comitato Scientifico. Nel caso gli autori o i curatori del volume fossero entrambi i responsabili scientifici, essi stessi individueranno un membro del Comitato Scientifico che possa scegliere i referee e raccoglierne i pareri
Living documents
Nella ricerca scientifica i feedback rispetto al proprio lavoro sono essenziali; molto spesso, chiuso nella propria prospettiva, il ricercatore non riesce a notare errori o mancanze che invece uno sguardo esterno riconosce e può segnalare. Molto spesso però questo feedback arriva a lavoro ormai concluso e pubblicato (per esempio sotto forma di recensione) e dunque, per certi versi, troppo tardi.
Per questo, Dispositivi filosofici ospiterà anche dei living documents, vale a dire dei file di testo (solitamente su piattaforma Google Documents) sui quali è possibile, per il ricercatore, lavorare e sottoporre il suo prodotto in progress al pubblico: ai colleghi, agli studenti, ai lettori. Questi utenti potranno leggere e commentare il file ma non modificarlo, diritto questo che resta sempre riservato al solo ricercatore.
I living documents ospitati sul sito Web di Df non sono sottoposti alla review del Comitato scientifico ma alla sola revisione del Direttore o dei Responsabili scientifici, che ne valutano la compatibilità con le linee progettuali della collana. La presenza sul sito Web dei living documents non implica dunque in alcun modo la successiva pubblicazione del testo come monografia, processo questo sempre, necessariamente sottoposto all’iter di review interna al Comitato Scientifico prima descritta.
Vuoi proporre un living document o una monografia?
Inviaci un breve abstract del tuo progetto, indicando anche il titolo (anche se provvisorio), l’ambito scientifico di interesse, i dati bibliografici e se stai proponendo una monografia o un living document.
Allega un tuo breve curriculum.
Lasciaci i tuoi recapiti e verrai ricontattato per discutere della tua proposta